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La guida utile per il tuo blog, o quello della tua azienda.
Sì. Tenere aggiornato il proprio sito è necessario. I contenuti servono a posizionarti, a trovare nuovi contatti che puoi trasformare i clienti. Lo avrai letto su altri blog, ascoltato negli speech dei marketer più affermati. Che tu lavori per un’azienda o che lo faccia per te stesso e per il tuo personal branding, fare blogging è fondamentale. Ma cosa puoi scrivere nel tuo blog? Di che parli? Fidati: sicuramente hai qualcosa da dire. Devi solo organizzarti. Come? Con un piano editoriale!
Come trovare idee per scrivere sul blog
Di cosa posso parlare sul mio blog?
Sai quante volte me lo sono chiesto io, in passato? Infinite. Prima di dare un vero e proprio orientamento a questo contenitore, che ho voluto diventasse uno spazio in cui parlo di digital marketing, di imprenditoria e di esperienze, riflessioni o storie che possano ispirare i professionisti di oggi, ho scritto un po’ di tutto (se non mi credi torna indietro: non ho ancora avuto la pazienza di ripulire l’archivio per bene!).
Il fatto è che tenere aggiornato un sito o un blog non è semplicissimo, se non è chiaro l’obiettivo.
Devi avere uno scopo preciso, non 17. Non puoi vendere viaggi e parlare di alimentazione sana; dare consigli di ortodonzia, mentre promuovi l’ultima Power Bank di tal dei tali. Ci vuole strategia. Perché il blog è un media e come tale va contestualizzato.
Trovato il tuo macro-scopo, dovrai decidere un argomento dal quale partire e quindi fare una ricerca parole chiave. È qui infatti che i nodi verranno al pettine e attraverso le query di ricerca riuscirai a capire cosa si domanda il tuo pubblico. Avrai quindi una serie di quesiti ai quali dare risposta e non ti resterà altro che dargli uno schema, dividerli.
Il piano editoriale: la cassetta di primo soccorso del blogger
È qui che entra il gioco il piano editoriale. Un piano editoriale non è altro che un foglio Excel, una tabella in che ti permette di tenere sotto controllo l’elenco delle tue pubblicazioni.
Un piano editoriale, noto agli addetti ai lavori come PED, però non è solo un elenco di argomenti su cui scrivere, affiancati dalle relative date di pubblicazione. Si tratta invece di un documento che ti aiuta a vedere con chiarezza l’intera strategia di contenuti ospitati nel tuo sito.
È proprio qui che andrai ad indicare tutte le informazioni che riguardano ogni singolo post. Oltre al titolo, o al core-topic dell’articolo, infatti, in un piano editoriale dovresti inserire informazioni come:
- La keyword che miri a posizionare;
- La query di ricerca alla quale vuoi dare risposta;
- Il, o i, CTA che intendi inserire nell’articolo;
- La fase del funnel;
- La buyer persona alla quale è destinato il pezzo;
- Le note (come altre fonti dalle quali prendere riferimento);
- Link da inserire nell’articolo.
È proprio per la ricchezza di queste informazioni che non amo chiamare il PED Calendario Editoriale, come altri colleghi fanno. Non che sia sbagliato; trovo solo che sia una dicitura che svilisca l’utilità di un piano editoriale che, per chi fa content marketing, non è solo un insieme di celle e colonne. È il documento. Una vera e propria bussola.
Non uso il blog. Faccio solo i social a che mi serve il piano editoriale?
Quando ho mosso i primi passi nel digital marketing, non appena avevo lasciato il mio posto fisso, l’ho fatto occupandomi perlopiù di creare contenuti per i social network.
Una delle frasi che ripetevo di più, quando parlavo con i clienti, è che un social va trattato proprio come un magazine. Deve esserci una strategia, un pensiero e i post pubblicati devono avere una certa coerenza, un filone e quindi essere organizzati.
I miei clienti mi guardavano sempre con un po’ di incredulità: ma questo fa sul serio?
Ebbene sì. Il piano editoriale è utile, anzi necessario, anche per i tuoi social network. Se non ti fidi di me, ti basti pensare che Veronica Gentili, nel suo Facebook Marketing Plan, dedica un intero capitolo, il quarto per la precisione, a questo argomento.
Perciò sì: anche i social meritano un piano editoriale!
Come si fa un piano editoriale. Un esempio pratico
Dopo tanto parlare, mi sembra giusto: veniamo ai fatti. Ti farò un esempio pratico ovvero ti insegnerò a creare una piccola strategia di contenuti per il tuo blog, insegnandoti a fare un po’ di ordine e a organizzare i contenuti in un PED. In altre parole, ti spiegherò come fare il tuo piano editoriale.
Poniamo che tu sia un medico specializzato e voglia trovare online nuovi potenziali pazienti. Il tuo campo sono le allergie, sei un’allergologa perciò vuoi usare il tuo sito web per creare contenuti utili.
Fai le tue ricerche e comprendi che il macrotema da cui partire sia la celiachia. Perciò procedi con un’analisi delle parole chiave e ti appunti tutte le query di ricerca che possono essere oggetto di articoli e inizi a buttarle giù casualmente.
A quel punto, devi dargli un ordine e le inserisci nel tuo Excel. Cominci dal topic, dall’argomento e lo trasformi in una sorta di titolo provvisorio. Inserisci quindi la keyword di riferimento (o le keyword) e devi chiederti a chi sia destinato. Aggiungi quindi una nota sulla buyer persona. Ora: quanto ne sa il tuo ipotetico lettore dell’argomento? Ecco, che classifichi la fase del funnel perciò puoi inserire un’offerta diversa, a seconda del caso.
Note, spunti o fonti? Non dimenticarle! Quando dovrai scrivere l’articolo le andrai a ripescare.
Infine, non scordare di inserire dei link ad articoli futuri o passati. Così aumenterai il tempo di permanenza e migliorerai le tue chance di conversione.
Ricorda: un piano editoriale ben costruito non potrà salvarti la vita, ma ti metterà al riparo dalle pubblicazioni a mesi alterni e, perché no, anche dall’approssimazione che rischia di distruggere le tue possibilità di posizionamento.