Social Media Strategist. Chi è, cosa fa e quando assumerlo

social media management

Le tre domande più comuni sull’SMM e qualche consiglio utile per te che stai per assumerne uno

Ti ho già parlato dei social media e del social media marketing, un post che ho scritto nel tentativo di fare chiarezza su cosa sia questa speciale branca del digital marketing. Oggi però ti vorrei parlare del social media strategist ovvero di quella figura che si preoccupa di creare la strategia che dovrebbe condurre il tuo brand ad essere più conosciuto o a vendere di più. L’obiettivo di questo post perciò è quello di farti capire al meglio chi sia io, cosa facciamo io e i miei colleghi e soprattutto perché dovresti stare alla larga da tutti quelli che “ti apro una pagina Facebook e ci becchi un sacco di like”.

Chi è il social media strategist?

È un esperto di comunicazione che ha ovviamente competenze di marketing. È una figura in grado di strutturare una strategia mirata alla comunicazione di un dato messaggio. Il social media strategist, è bene metterlo per iscritto, è un professionista che si occupa di comunicazione e promozione di un brand attraverso i social media.

Cosa fa il social media strategist?

Definita a grandi linee la figura di questo abile stratega, chiariamo cos’è in grado di fare un social media strategist. Innanzitutto sa analizzare il tuo brand, i suoi punti di forza e quelli di debolezza. Con il tuo aiuto è in grado di costruire la tua buyer persona di riferimento (ovvero di delineare in tutti gli aspetti il tuo potenziale cliente modello, quello che vuoi attirare sulla tua pagina Facebook, sul tuo account Instagram) e quindi di progettare una strategia che possa intrattenerlo e spingerlo ad interagire con l’azienda, attraverso un like, un follow o un “richiedi informazioni”.

Cosa NON fa il social media strategist?

Eccola la nota dolente. Troppo spesso ci capita di avere colloqui con potenziali clienti che credono di poter avviare una collaborazione con un collaboratore appioppandogli tutto ciò che c’è di informatico. “Scusa, non mi funziona la stampante. Puoi passare?”

Voglio chiarire una cosa: il nostro ruolo non consiste nel ricordarti di scattare le foto che ci servono per una campagna, non teniamo la tua agenda. Non inseriamo prodotti sul tuo sito internet, non rispondiamo alle e-mail dei clienti. Non lo facciamo perché, pur essendone in grado, semplicemente non è il nostro lavoro (salvo tu abbia preso con noi altri accordi, ovvio!).
In teoria non sarebbe nemmeno nostro compito scattare foto, preparare divertenti infografiche o montare brevi video ma spesso ci troviamo costretti a farlo per la riuscita di una campagna per la quale “abbiamo poco budget”.

Quando e perché dovresti assumerlo?

Vuoi essere social? Vuoi avere una tua presenza online e quindi interagire con il tuo pubblico attraverso una pagina Facebook o un canale YouTube? Vuoi raccontare i tuoi prodotti su Instagram? Ecco allora devi fare questo investimento. Devi assumere un social media strategist.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: il social media marketing è una normalissima attività di marketing. Ciò significa che per ottenere risultati va programmata, va studiata ragion per cui non ci si può improvvisare SMM. Domanda: perché paghi il commercialista?
Ecco. Non credere che sia sufficiente pubblicare una foto con otto milioni di hashtag per fare social media marketing. Probabilmente credi di sì ma non sai farlo. Proprio come non sapresti compilare una dichiarazione dei redditi.

Cosa devi “dare” al Social Media Strategist?

Devo necessariamente essere duro, asciutto e secco. Se pensi che un SMM conosca già tutto della tua azienda, ti stai sbagliando. Potrà aver visitato il tuo negozio, navigato sul tuo sito ma non può conoscere tutto ciò che tu invece sai. È importantissimo perciò che tu presenti la tua azienda.

Allo stesso modo, è necessario che tu gli fornisca un’eventuale rassegna stampa e un archivio di foto e video raccolti nel tempo. Sei nuovo sul mercato e ti mancano tutte queste cose? Nessun problema! Ma, se hai questo materiale, è un peccato buttarlo.

Naturalmente, è fondamentale che il tuo SMM abbia le credenziali di accesso ai social che andrà a gestire; sarebbe carino poter avere accesso ai report delle passate attività di social media marketing e, perché no, magari ai dati del tuo Google Analytics così da poter cominciare a conoscere il tuo mercato di riferimento.

Collaborazione e rispetto ma soprattutto… tieni le mani al tuo posto!

Siamo esseri abbastanza intelligenti per cui sappiamo smuoverci con autonomia ma ricordati che non è carino abbandonarci al nostro crudele destino.
Dopo il brief iniziale, dovremmo presentarti la campagna e una bozza di piano editoriale. Una volta che lo avrai accettato quindi cominceremo a lavorare materialmente, a mettere qualcosa online ma ricorda: la collaborazione è fondamentale.

Ci piace sentirci parte dell’azienda che seguiamo ma la verità è che l’azienda non è la nostra. È compito tuo tenerci informati di visite a sorpresa da parte di VIP, di pubblicazioni inattese o di appuntamenti importanti. Non possiamo sapere che hai messo sul mercato un nuovo prodotto se non ce lo dici tu. È frustrante venire a sapere da un collega che parteciperete ad un evento. Siete voi a doverci aggiornare così come è nostro compito farvi un report mensile sui risultati.

Infine, questa è la parte peggiore, devi capire una cosa fondamentale: se gestiamo la tua pagina Facebook, tu tieni le mani al tuo post. Non pubblichi foto a caso scrivendo post tipo: “Buonissimi…….venite a provarli!!!!!!!!”.

Le ragioni sono diverse (lo ammetto, potrei essere più carino) ma devo essere severo:

  1. Spesso e volentieri non hai un’idea precisa di come vada usata la punteggiatura. I punti sospensivi sono tre, tanto per fare un esempio;
  2. C’è un piano editoriale, una strategia che tu hai pagato e paghi. Non ti sembra stupido buttare soldi dalla finestra?
  3. No! Non si fa. Non si fa perché mi stai mancando di rispetto. Non metteresti le mani sulla dichiarazione dei redditi che ti fa il commercialista, non aggiungeresti piastrelle alla parete proseguendo il lavoro del piastrellista. È ingiusto, è scorretto.

Mi rendo conto che questo post appaia severo ma la realtà è una: ci vedi giovani, energici, creativi, esuberanti e questo ti fa pensare che tu possa approfittare di quel giovane che si è appena avviato. Credi di poter fare un po’ come vuoi perché l’azienda è la tua e quelli lì a regime forfettario puoi rigirarteli come pedalini. Non è così. Investiamo ore e denaro in formazione per darti un servizio migliore. Ci sforziamo per sopperire anche alle tue mancanze.

P.s.: Probabilmente avrò usato toni un po’ troppo diretti ma ti prego di considerare seriamente tutto ciò che ho scritto. Generalmente sono una persona cordiale e cortese ma certe volte la brutalità premia.

Vuoi una consulenza? Vuoi semplicemente chiedermi un parere professionale? Contattami pure!

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